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Comunicazione Non Violenta, come praticarla?

Talvolta ci esprimiamo con modi violenti, anche se siamo animati da buone intenzioni. La comunicazione non violenta ci aiuta a uscire da ciò.
Comunicazione non violenta, Carmela Bianco, Life Mental Coach

Secondo lo psicologo americano Marshall Rosenberg, ideatore della Comunicazione Non Violenta (CNV), detta anche linguaggio giraffa, oggidì viviamo nell’epoca del linguaggio sciacallo, ovvero un linguaggio aggressivo e violento, perché è composto da espressioni che classificano, stigmatizzano, giudicano, impongono, inoltre è ricco di imperativi, primo fra tutti il “devi”, ma è davvero questo ciò che siamo, aggettivi, definizioni?

Io credo di no. Per me, siamo molto di più, oserei dire che siamo infinito che cammina, anche se talvolta quando comunichiamo lo dimentichiamo perché, come abbiamo detto in 3 pensieri che ostacolano la comunicazione e come evitarli, ci si accende qualcosa dentro che ci porta a trasformare la comunicazione, che di per sé è di natura neutra, in un vero e proprio scontro. Tutto questo può essere davvero svilente e può avere delle gravi ripercussioni sulle nostre relazioni, ecco perché sono qui a parlarti proprio di come mettere in pratica la CNV.

Tuttavia prima di addentrarci nella Comunicazione Non Violenta, voglio che tu abbia un quadro chiaro degli argomenti che toccheremo in questo post, ovvero

  1. La Comunicazione Non Violenta, cos’è e perché è utile.

  2. I 4 punti chiave della Comunicazione Non Violenta.

  3. Differenze tra la CNV e la comunicazione violenta.

  4. Esempio pratico di CNV

Pronta? Iniziamo 😉

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